La politica decide a favore dell’assistenza ai pazienti

Ora è tempo di pragmatismo e tempestività

La politica ha oggi preso una decisione necessaria e urgente a favore di un’assistenza sanitaria sostenibile con dispositivi medici sottoposti a controllo qualitativo a beneficio della popolazione svizzera. Con la successiva discussione e approvazione della mozione (20.3211) del Consigliere agli Stati Damian Müller «Per un maggior margine d’azione nell’approvvigionamento dei dispositivi medici per la popolazione svizzera» da parte del Consiglio nazionale, il Consiglio federale viene incaricato di modificare il diritto nazionale affinché in Svizzera, oltre ai dispositivi medici con certificato UE (contrassegno CE), siano riconosciuti anche i dispositivi medici omologati dalla U.S. Food & Drug Administration (omologazione FDA).

«Swiss Medtech accoglie favorevolmente questa importante e lungimirante decisione della politica», spiega Peter Biedermann, Direttore di Swiss Medtech. «Reagisce in questo modo a realtà che non possono essere più ignorate. Tra queste, soprattutto i problemi di applicazione della nuova regolamentazione dei dispositivi medici europea e le sue conseguenze negative sulla disponibilità, varietà e qualità dei dispositivi medici in tutta Europa, oltre che il fatto che le innovazioni al giorno d’oggi vengono lanciate sul mercato innanzitutto negli USA. Nel migliore dei casi, i nuovi prodotti arrivano in Europa in ritardo», spiega Peter Biedermann, Direttore di Swiss Medtech. A questo si aggiunge il fatto che in Svizzera l’Ordinanza relativa ai dispositivi medici revisionata ha imposto importanti ostacoli alle importazioni. Oltre 1'000 dei circa 5'000 produttori stranieri hanno già interrotto la consegna dei loro prodotti in Svizzera, poiché non sono disposti a farsi carico dei requisiti supplementari per un mercato piccolo come quello svizzero. A farne le spese sono le e i pazienti in Svizzera.

Non serve un apparato esecutivo macchinoso: tutto può essere fatto anche in modo snello
«L’importante è ora che la mozione venga implementata in modo rapido e pragmatico. Non serve un apparato esecutivo oneroso, come è stato detto finora», spiega Sandra Rickenbacher, membro della direzione di Swiss Medtech. Gli esempi dell’Australia e di Israele mostrano che tutto può essere fatto anche in modo snello. In questi Paesi procedure efficienti di riconoscimento delle omologazioni FDA si sono consolidate parallelamente ai dispositivi medici con contrassegno CE. La necessità di agire tempestivamente è sotto gli occhi di tutti. «Se a rimetterci è la sicurezza del paziente, attendere non è un’opzione», aggiunge l’avvocata responsabile del dossier per l’associazione.

Swiss Medtech rappresenta in qualità di associazione di categoria del settore medtech svizzero oltre 750 soci. Con 67’500 occupati e un contributo dell’11,5% al bilancio commerciale positivo della Svizzera, il medtech è un settore economicamente importante. Swiss Medtech si impegna a favore di un settore in cui la tecnologia medica può fornire prestazioni di punta a beneficio di un’assistenza medica di prim’ordine.

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